Menu principale:
Blues news...
16 maggio 2016: Billy Price, insieme al compianto Otis Clay, è il vincitore del Blues Foundation's Blues Music Award per il miglior soul album del 2015! Queste le parole di Price:
"Ritorno a Pittsburgh dopo un grande fine settimana trascorso a Memphis ai Blues Music Awars. Porto a casa questa statuetta quale premio vinto per la categoria Best Soul Blues Album Of The Year dato a me a Otis Clay per il nostro disco This Time For Real, edito dalla Vizztone e prodotto da Duke Robillard. Avrei desiderato solamente che Otis fosse stato qui ad accettare il premio con me, ma sono contento che sua figlia Sena Clay ed il suo manager Miki Mulvehill erano lì con me alla cerimonia a ritirare il premio per suo conto. Otis, da par suo, è stato insignito anche di un premio postumo quale Best Soul Blues Artist Of The Year, così come Duke Robillard ha vinto il premio quale Best Acoustic Album Of The Year. Grazie a tutti quelli che hanno votato per noi, e grazie alla Blues Foundation per l'onore tributatoci. Sono personalmente grato per avere avuto l'opportunità di incidere un album completo con Otis prima della sua morte e di essere stato con lui sul palco, al Rex Theater di Pittsburgh, per uno show intero con lui, lo scorso settembre."
Qui accanto, il video della premiazione.
12 maggio 2016: Jan Mancuso della Reference Recordings ci comunica oggi che, per la seconda volta, Doug MacLeod è il vincitore del Blues Foundation's Acoustic Artist Blues Music Award!
12 maggio 2016: prosegue con successo il tour europeo di Henry Carpaneto col chitarrista americano Joey Gilmore. A fianco, un video "promo" inviatoci da Henry stesso.
8 gennaio 2016: colpito da infarto, all’età di 73 anni è scomparso, a Chicago, il cantante Otis Clay. Esordì, come membro di vari gruppi gospel, nei primi anni ’60 per poi passare, come solista, a generi secolari come soul e R&B, firmando un contratto con la casa discografica One-Derful. Il suo primo successo fu That’s how it is, seguito da She’s about a mover. Ma la sua vera consacrazione avvenne col passaggio, nel 1971, alla fondamentale etichetta Hi Records di Willie Mitchell per la quale incise il suo primo, autentico hit, quel Tryin’ to live my life without you brano che, una volta ripreso da Bob Seger, contribuirà a renderlo noto anche presso il più ampio e variegato pubblico del rock.
Oltre che in patria, nel corso degli anni, Otis Clay ha sempre mantenuto un grande seguito sia in Europa che in Giappone, paese nel quale incise ben due album dal vivo. Passato, in tempi più recenti, attraverso altre importanti etichette come Rounder, Blind Pig e Bullseye, negli ultimi anni, senza mai dimenticare le sue radici gospel, ha inciso un paio di pregevoli album in duetto, prima con Johnny Rawls e, poi, con Billy Price. Attivamente coinvolto in varie iniziative sociali come la promozione del Harold Washington Cultural Center di Chicago, nel 2013 è stato ufficialmente consacrato nella Blues Hall of Fame.
Otis Clay è stato e resta uno dei più grandi cantanti di gospel, soul e R&B della storia.
10 novembre 2015: un altro grave lutto ha appena colpito il mondo del blues e, più in generale della musica. Al termine di un suo concerto tenutosi al Teatro Lara, è morto a Madrid il grande musicista Allen Toussaint. Pianista, cantante, compositore, autore e produttore, Toussaint comincia a suonare adolescente nei club di New Orleans per diventare, ben presto, uno dei più prestigiosi musicisti a cavallo tra soul, R&B, jazz. Tanti i brani famosi da lui composti e tante le collaborazioni prestigiose e anche non proprio "ortodosse", da Robert Palmer a Joe Cocker fino a Elvis Costello. Nato nel 1938, tutt'oggi ancora molto attivo, avrebbe dovuto esibirsi proprio a New Orleans il prossimo 8 dicembre in compagnia del vecchio amico Paul Simon.
settembre 2015: il 2015 è stato, senza dubbio, un anno tristemente luttuoso per il blues. Dopo B.B. King, Mighty Sam McClain e altri ancora, gli Holmes Brothers hanno perduto, nel volgere di pochi mesi, due delle colonne portanti. Il 9 gennaio, infatti, moriva Popsy Dixon, batterista e voce falsetto del gruppo. Il 19 giugno scorso, invece, è stata la volta di Wendell Holmes, chitarrista, voce principale, nonché carismatico front man della band. Il gruppo, interprete di un genere a mezza via tra gospel, blues, country e soul, perennemente stabile sul confine tra sacro e profano, ha goduto di una longeva carriera ricca di dodici album (tre dei quali hanno raggiunto la Top Five della classifica di Billboard) e svariate collaborazioni artistiche tra le quali ricordiamo quelle con Van Morrison, Peter Gabriel, Odetta, Willie Nelson, Phoebe Snow. Malato di cancro come l'amico Popsy Dixon, Wendell Holmes ha fatto in tempo a vedere pubblicato il numero di giugno della rivista Living Blues la cui copertina era meritoriamente dedicata a loro.
16 giugno 2015:
a causa di un probabile nuovo infarto (un primo l'aveva colpito nell'aprile scorso), muore il grande Mighty Sam McClain. La notizia ci giunge dall'amico Peter Giftos, per anni suo chitarrista e bandleader.
Sam McClain era nato a Monroe in Louisiana nel 1943; attivo, già molto giovane, come cantante soul e R&B, conosce un lungo periodo di oblio dal quale si riscatta, in un primo momento, grazie al sodalizio col chitarrista Wayne Bennett in compagnia del quale incide un acclamato e ormai introvabile album dal vivo in Giapppone. Successivamente e definitivamente riscoperto negli anni '90 grazie all'etichetta discografica Audioquest incide, a partire dallo splendido "Give it up to love" del 1993, una lunga serie di dischi che lo consacreranno tra i più grandi cantanti contemporanei del genere. A noi, di lui, resta indelebile l'intensa esibizione al Macallè Blues Festival nell'autunno del 1997.