Thornetta Davis
Le interviste...
Macallè Blues incontra Thornetta Davis
22 marzo 2017: autrice schietta, cantante dal taglio potente e cristallino, con una lunga carriera di corista alle spalle che l'ha vista prestar voce, tra gli altri, al leggendario Bob Seger e a Kid Rock, Thornetta Davis torna sulla scena discografica a distanza di vent'anni dal suo vero esordio e lo fa con un nuovo disco, Honest Woman, benedetto dal vigore e dalla creatività ritrovati e dalla presenza di alcuni ospiti speciali come Kim Wilson e Larry McCray. Quella che segue, è la chiacchierata (un grazie a Frank Roszak) concessa a Macallè Blues.
Macallè Blues: E’ davvero una bella sorpresa ritrovarti oggi, con il tuo secondo disco Honest Woman, uscito a ben vent’anni di distanza dal tuo debutto Sunday Morning Music: cos’è successo in tutto questo tempo?
MB: Tu vieni da Detroit che, malgrado i vari John Lee Hooker, Johnny Bassett, Eddie Burns e non molti altri, non è proprio proprio la prima città che salta in testa pensando al blues. Che genere di musica eri solita ascoltare da giovane?
MB: Com’è che, invece, il tuo primo disco era più sbilanciato, diciamo così, verso il rock?
MB: Per Honest Woman hai scelto tutti musicisti fortemente radicati nella tradizione blues. E forse non è un caso che anche due grandi artisti del genere come Kim Wilson e Larry McCray siano della partita. Considerando il suono moderno e robusto di Larry, non sono stupito dalla sua presenza; Kim, invece, è stata un po’ una sorpresa, devo dire. Perchè hai deciso di avere come ospiti questi due bluesmen? Pensavi che il loro suono individuale potesse essere particolarmente confacente alle canzoni nelle quali suonano?
TD: Non sono stata educata ad andare in chiesa, ma sono stata cresciuta nella fede in Dio. Solo intorno ai quarant’anni ho cominciato a frequentare la chiesa unendomi a un coro Gospel e quello è stato il momento in cui ho cominciato a scrivere di più. Cantavo già nel coro della chiesa quando ho scritto Feels Like Religion. Ero appena uscita da quella stessa relazione malata di cui ti parlavo prima e per la quale ho scritto alcune delle canzoni contenute in Sunday Morning Music e fu allora che cominciò il mio rapporto con Dio. Capii come Dio era sempre stato presente nella mia vita e come mi aveva aiutato a superarne i momenti più difficili. Non è stato facile, per me, essere una madre single; ma ho sempre avuto sostegno, in questo, dalla mia famiglia: da mia madre, dalle mie sorelle e da mia nonna. Quando mi volto indietro e osservo le tappe della mia vita, sento che tutto ciò che mi ha condotto fin qui seguiva un suo preciso ordine. Questo forza misteriosa mi ha portato dove mi trovo oggi e oggi, devo dire, sento di trovarmi in un bel posto.